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VIOLENZE IN FAMIGLIA:AGGRAVANTI E PUNIBILITÀ SECONDO LA CASSAZIONE L'Avvocato risponde 

VIOLENZE IN FAMIGLIA:AGGRAVANTI E PUNIBILITÀ SECONDO LA CASSAZIONE

La notizia di cronaca della donna sfuggita ad un tentativo di strangolamento da parte del marito, potrebbe essere un episodio isolato in quel contesto familiare: con l’avvocato Simone Labonia commentiamo invece le violenze reiterate.

Le violenze in famiglia rappresentano una delle forme più gravi e diffuse di abuso, caratterizzata da una dinamica complessa e spesso nascosta, che si consuma all’interno del nucleo familiare. In Italia, la legislazione prevede misure severe per contrastare questo fenomeno, con particolare attenzione alle aggravanti che incidono sulla punibilità di tali reati.

Il Codice Penale italiano, all’art. 572, disciplina il reato di maltrattamenti in famiglia, che riguarda chiunque maltratti una persona convivente o sottoposta alla sua autorità. Questo reato si distingue per la sua natura continuativa: non si tratta di singoli episodi di violenza, ma di una serie di atti vessatori, psicologici o fisici, che causano un danno grave alla dignità e all’integrità della vittima.

La Corte di Cassazione, nel corso degli anni, ha chiarito e interpretato diverse questioni relative alla punibilità e alle aggravanti. Tra le aggravanti più rilevanti si annovera quella legata alla convivenza, che presuppone una maggiore vulnerabilità della vittima e un vincolo di fiducia tradito. Inoltre, la violenza diventa più grave quando le vittime sono minori, persone con disabilità o se il maltrattamento avviene in presenza di altre persone, soprattutto bambini, in quanto la violenza assistita è considerata un fattore di grave pregiudizio psicologico.

Stabilito che il reato di maltrattamenti è aggravato dalla continuazione delle condotte vessatorie e dalla loro intensità. È stata altresì ribadita la punibilità anche in assenza di lesioni fisiche: le violenze psicologiche, come l’umiliazione costante o le minacce, sono sufficienti per configurare il reato, poiché ledono profondamente la sfera emotiva della vittima.

Sul piano sanzionatorio, la Corte ha spesso confermato pene severe per chi si rende colpevole di violenze in famiglia, evidenziando che la punibilità si estende non solo agli autori materiali, ma anche a chi, pur conoscendo la situazione, non interviene, favorendo di fatto l’abuso.







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